Per presentare il progetto PON “Creo anch’io” abbiamo intervistato i maestri e gli allievi che stanno realizzando tanti oggetti in ceramica secondo la tradizione delle Maioliche di Laterza. Come ci ha illustrato la Maestra Rosa Pietroforte, tutor di progetto insieme alla Prof.ssa Mimma Campa, l’idea all’origine di questo progetto è nata dal fatto che nel nostro territorio la Maiolica di Laterza fa parte della tradizione dell’artigianato tipico, riconosciuto a livello internazionale.
Il Maestro Vincenzo Passarelli è un maestro ceramista che sta insegnando ai ragazzi tutti i segreti di quest’arte. “Stiamo avviando i ragazzi alla conoscenza dell’argilla e della sua manipolazione”
sono le parole del maestro Passarelli. “Un altro gruppo sta progettando un’idea per la decorazione di alcuni piatti che andremo a completare. Stiamo realizzando anche uno stessa della scuola oltre ad oggetti che raffigurano la nostra pineta, il mare, le piante della flora naturale di Marina di Ginosa. Abbiamo anche comprato un forno, quindi, questi ragazzi vivranno la fase di cottura della ceramica, indispensabile per fissarne i colori e le forme”.
D. Maestro Passarelli come nasce la terracotta?
R. Nasce in natura, è povera, viene ricavata dalla terra rossa. Successivamente viene lavorata al tornio, anche se noi non stiamo lavorando con questo strumento. I ragazzi vedranno anche i nostri laboratori di Laterza città che negli ultimi due secoli ha prodotto una ceramica di élite nel mondo.
D. Come si comportano i vostri alunni?
R. I ragazzi si comportano molto bene , poi come tutti i ragazzi sono vivaci. In ogni caso stanno lavorando bene, con grande interesse.
D. Che risultati state ottenendo?
R. I risultati che stiamo ottenendo per fortuna sono stimolanti: i ragazzi riescono a lavorare bene la ceramica . I miei allievi quando non riescono a fare un oggetto ci riprovano fino alla fine cercando a tutti i costi di finirla anche senza il mio aiuto e di questa cosa ne sono molto fiero
D. I ragazzi sono capaci di costruire oggetti complicati?
R. I miei ragazzi riescono a costruire oggetti facili e anche difficili , poi come in ogni mio progetto noto che ci sono bambini che sono più portati a fare certe cose e altri meno.
Cristian Perrini e Giuseppe Pizzulli classe V B
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